Per la prima volta nella storia italiana gli over 60 sono più degli under 30. Un trend, con qualche luce e molte ombre
2018: l’anno del sorpasso
Da una ricerca pubblicata il 22 ottobre scorso dall’Istituto Cattaneo, che ha analizzato i dati Istat dalla fondazione dell’Italia (1861) a oggi, emerge come si sospettava da tempo che il nostro, oramai, non è più un Paese per giovani.
Nel 2018, per la prima volta nella storia, infatti, gli over 60 hanno sopravanzato numericamente gli under 30. Se i primi rappresentano il 28,7% della popolazione, i secondi sono infatti scesi al 28,4%. Un sorpasso storico ma non certo inaspettato, visto che negli ultimi decenni è avvenuto in Italia un graduale ma costante travaso da una fascia d’età all’altra. Basti pensare che si è assistito al contemporaneo dimezzamento degli under 30 e alla quintuplicazione degli italiani con più di 60 anni. Il trend, seppur comune nei principali Paesi occidentali, in Italia evidenzia tratti ancor più marcati.
Se da un lato è positivo il fatto che gli italiani sono tra i più longevi al mondo (al secondo posto dopo i giapponesi) e si assista al costante aumento dell’aspettativa di vita, il triste rovescio della medaglia è che una popolazione sempre più anziana richiederà, verosimilmente, un maggiore accesso ai servizi di cura, allungando così, inevitabilmente, i tempi di attesa per le prestazioni sanitarie, già oggi non propriamente brevissimi. Per effettuare una visita medica nella sanità pubblica ci vogliono mediamente 65 giorni (fonte: Consorzio per la Ricerca Economica Applicata-2018).